15.06 TG2 STORIE
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Roma – Oggi 18 giugno alle ore 20.00 al Teatro Olimpico di Roma andrà in scena lo spettacolo “Il riflesso della bellezza”, tratto da La Bella e la Bestia con la regia di Gabriele Guarino e la supervisione artistica di Daniela Alleruzzo, Presidente de “L’arte nel cuore”. Sul palco attori diversamente abili e normodotati dell’Accademia L’arte nel cuore Onlus, il primo progetto europeo di formazione artistica inclusiva che da oltre 18 anni lavora sull’integrazione per sviluppare il talento artistico in un ambiente integrato. Il cast dello spettacolo è reduce da tre serate sold out con La Locandiera di Goldoni, frutto del lavoro costante dell’Accademia e dell’impegno nella valorizzazione delle attitudini artistiche dei protagonisti.
Ad aprire la serata sarà il comico Antonio Giuliani, che regalerà al pubblico irrefrenabili risate.
Il musical sarà preceduto dall’assegnazione del “Premio L’Arte nel cuore”, giunto alla seconda edizione e attribuito a personalità del mondo dello spettacolo e del giornalismo che si sono distinte per l’attenzione e la sensibilità al sociale e all’inclusione. Lo scorso anno la sceneggiatrice di Mare Fuori Cristiana Farina ha ricevuto il prestigioso riconoscimento, ideato dalla Presidente dell’Associazione Daniela Alleruzzo.
Il palco sarà tutto per loro, per gli attori e le attrici de L’Arte nel cuore, che teletrasporteranno idealmente gli spettatori a Gagner, una città contemporanea “folle”, abitata da personaggi prigionieri del proprio mondo individuale. C’è il senzatetto Sadiou, convinto di essere simbolo di denuncia sociale; l’influencer Juliette che passa le sue giornate a filmare il mondo reale per trasportarlo in quello virtuale; la fashion blogger Margaux che giudica le persone in base all’abbigliamento. A popolare questa strana città ci sono anche la libraia Camille, le parrucchiere Anais e Charlotte e l’anziano Maurice, scienziato e inventore di nuove tecnologie di identificazione fisiognomica e sua figlia Belle. È lei la ragazza più bella del quartiere, che incapace di integrarsi in una società votata all’apparenza, si rifugia nella lettura e nelle sue fantasie. Belle è perseguitata dal militare in congedo Gaston, bullo di periferia, determinato a farla sua unicamente per ostentare uno squallido machismo. Una notte Belle e il padre si ritrovano a chiedere ospitalità in una villa sconosciuta nella foresta fuori città e incontrano oggetti parlanti e soprattutto una creatura spaventosa, che li caccia via brutalmente. L’incontro terrorizza Belle ma al tempo stesso la incuriosisce, tanto da spingerla a tornarne di nascosto nella villa. Tra Belle e Jerome, l’ospite dalle sembianze mostruose, si stabilisce una relazione, nasce affetto ma numerose vicissitudini li separano dal tanto atteso lieto fine. Ad ostacolare la nascita del nuovo amore sarà Gaston, determinato a sposare Belle a tutti i costi. Ma anche in questa favola moderna, sarà il grande amore a trionfare. E vissero tutti felici e contenti… e in viaggio per il mondo.
L’Arte nel Cuore quest’anno propone il controverso tema della “Bellezza”, vista non più come una percezione individuale e auto-riferita, ma come un’occasione di riconoscimento di valore reciproco tra due persone che vogliono stabilire una relazione sana e duratura. Siamo belli, quindi, non semplicemente perché ci guardiamo allo specchio, ma perché investiamo sulla bellezza affinché diventi riflesso delle nostre azioni per il bene comune, così come noi siamo il riflesso della bellezza che gli altri ci offrono. I due processi sono reciproci e interconnessi. Jerome e Belle sono schiavi di una barriera che loro per primi si sono imposti: il loro aspetto. Per Jerome, troppo sgradevole e per Belle l’esatto contrario. In entrambi i casi, il risultato è lo stesso: la diffidenza, la disillusione nei confronti della reale disponibilità delle persone a conoscersi realmente. L’incontro è per Jerome e Belle una forma di comprensione reciproca che sblocca qualsiasi tipo di barriera interna ed esterna e consente loro di affrontare il mondo con coraggio, usando il loro talento. Perché se la Bellezza è un Riflesso, potrà continuare a moltiplicarsi all’infinito.
Grazie al sostegno della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, di Otto per Mille Chiesa Valdese, di Poste Italiane, HDI Assicurazioni, Godwell, SISAL e Radio Dimensione Suono Soft, realtà sensibili al tema dell’inclusione.
L’Accademia L’Arte nel cuore
L’impostazione seguita è quella dell’Accademia di spettacolo, con lezioni di danza, recitazione, doppiaggio musica e canto, per offrire una struttura pensata e progettata per l’insegnamento a persone con e senza disabilità. L’obiettivo dell’Accademia è quello di superare le barriere culturali e mentali, attraverso la condivisione di un’esperienza. L’associazione vuole colmare una carenza: la mancanza di offerta di servizi ed attività per le persone disabili che possiedono doti artistiche e vogliono svilupparle in un ambiente integrato. «Anche i ragazzi disabili, se formati adeguatamente, possono lavorare. Lo testimoniano molti dei nostri allievi: Emanuela Annini, attrice con la Sindrome di Down, ha partecipato a Film, Fiction e lavorato come doppiatrice; Tiziano Donnici e Alessandro Tiberi hanno lavorato entrambi come doppiatori del lungometraggio “Champions”. Perché dove c’è talento non esistono barriere. Nella nostra Accademia, gli alunni lavorano insieme, nella stessa classe, senza fare alcun tipo di distinzione. Proprio grazie a questa condivisione anche i ragazzi cosiddetti “meritevoli” hanno superato le loro difficoltà, vincendo la timidezza e aumentando la loro autostima, prendendo proprio come guida la forza e la volontà dei ragazzi disabili», conclude Daniela Alleruzzo.
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