Festival – I nostri migliori anni 2 – Catino Giglio – Ufficio stampa & Management

Festival – I nostri migliori anni 2


FASANO – Un’idea che lo scorso anno è risultata vincente, e che quest’anno ha offerto un nuovo spettacolo incredibile, nel segno dei ricordi più belli.

Sono “I Nostri Migliori Anni”, la seconda edizione dell’evento organizzato dalla DM Services & Communication dell’imprenditrice fasanese Laura De Mola, con la preziosa collaborazione di Giovanni Giglio, attivo con lo Studio Catino & Giglio di Roma, e andato in scena ieri sera (28 giugno) in una Piazza Ciaia gremita.

Dopo il boom degli anni ’60, quest’anno la serata ha strizzato l’occhio agli anni ’70 e ai favolosi anni ’80. Ad aprire la serata, sotto la conduzione dell’instancabile zia d’Italia Mara Venier – ormai di casa a Fasano -, l’inimitabile Jerry Calà che, nel giorno del suo compleanno, ha voluto regalare al folto pubblico fasanese un medley di pezzi storici della musica italiana (e non), leggera e popolare, come La pelle neraMamma MariaMamma MiaLa canzone del soleRiccioneTi amoIo amoSapore di saleCapito?! e E la vita l’è bela.

Subito dopo sul palco è salita La Divina di semprePatty Pravo, che ha deliziato gli spettatori con i suoi più grandi successi, da Il Paradiso E dimmi che non vuoi morire, senza dimenticare Pazza Idea e forse il suo pezzo più iconico, La Bambola, cantata in corso con tutta Piazza Ciaia.

Grande ritorno per Maurizio Vandelli, dopo la performance dello scorso anno, che ha cantato pezzi del grande Lucio Battisti, 29 settembre e Un’avventura, ma anche Io ho in mente te dello storico gruppo cui apparteneva, l’Equipe 84. Infine, il commosso messaggio di pace con Imagine di Lennon.

Spazio poi al beat di Shel Shapiro, che negli anni ’60 raggiunse il successo in Italia con il gruppo da lui fondato, The Rokes. Pezzi intramontabili del gruppo come Che colpa abbiamo noi ed È la pioggia che va, ma anche singoli da solista Eleanor Rigby Per amore della Musica. Shapiro e Vandelli hanno poi regalato una chicca al pubblico (i due hanno intrapreso negli anni precedenti un tour insieme), duettando con Tutta mia la città e Bisogna saper perdere.

Sul palco di Piazza Ciaia poi il gruppo dei Dik Dik, bandiera del pop rock italiano che ha inciso brani che intere generazioni hanno cantato, da L’isola di Wight a Senza luce, senza tralasciare Sognando la California, cover del celebre brano dei The Mamas & The Papas, ma anche Io mi fermo quiLa tua immagine Come passa il tempo, suonata con Vandelli.

Una dolce nota ha aperto infine l’esibizione di una vulcanica Ivana Spagna, scesa fra il pubblico per cantare i pezzi che l’hanno resa un’icona all’estero, Easy Lady Call me su tutte, a Sanremo (Gente come noi) e nel pubblico più giovane; ne è prova Il cerchio della vita, brano che l’artista ha interpretato in italiano per il film Disney Il Re Leone.

Infine, a sorpresa, l’esibizione dell’attore e cantante Ronn Moss con l’interpretazione di Io Che amo solo te e Johnny B. Goode

A chiudere una serata di ricordi e divertimento durata quasi quattro ore è stato tutto il gruppo guidato da Jerry Calà, che ha interpretato ‘O sole mio‘O surdato ‘nnammurato e I like Chopin.

Una di quelle serate che difficilmente si dimentica con la consapevolezza che, di certo, qualcosa bolle già in pentola per il prossimo anno.

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