La giornalista e scrittrice Elena Mora, firma storica del settimanale Diva e Donna, racconta la sua esperienza di nonna: una narrazione divertente, appassionata, scanzonata ed emozionante, arricchita da un mare di ricette e giochi da vivere con i propri nipoti.
“C’era una volta una nonnina… crocchia di capelli bianchi bassa sul collo, occhialetti scesi sul naso, sorriso eterno come il grembiule stretto in vita sull’abito immancabilmente nero. Ve la ricordate? Beh, dimenticatela subito! Le nuove nonne sono sexy, impertinenti, impegnatissime, spiritose o matriarcali, morbidamente giunoniche o elegantemente sottili: ma, rigorosamente, fuori dagli schemi. Guardatevi in giro: sono sempre più le donne attive e dinamiche anche in quell’età che ci rappresentava, immancabilmente, come le indifese nonnine di Cappuccetto rosso. Ma persino su WhatsApp alla scritta “nonna” corrisponde ancora la faccina con i capelli candidi e la crocchia… per favore, create subito un’emoticon aggiornata ai tempi! […] Perché, ed è dimostrato scientificamente, prima dei settantacinque anni uomini e donne sono indipendenti, pieni di interessi e passioni. E, soprattutto, d’amore e d’orgoglio per i loro nipotini…”.
Comincia così Un amore di nonna, il nuovo libro di Elena Mora, giornalista per professione e scrittrice per passione, firma storica del settimanale Diva e Donna. Il libro è il racconto, divertente, appassionato, scanzonato ed emozionante, di questa “nuova esperienza” dell’autrice, nonna di due splendidi nipotini gemelli: Anna e Andrea.
Tra le pieghe del racconto, un prezioso scambio di riflessione sugli aspetti umani, sociali e pedagogici delle relazioni familiari. Il tutto arricchito da un mare di ricette (la cucina e la tavola – si sa – creano coesione familiare!) e di giochi da fare insieme ai propri nipotini. Con un messaggio fondamentale: le nuove nonne sono fuori dagli schemi in cui siamo abituati a incasellarle. E, quindi, come conclude Elena Mora nella premessa, “un avviso al lupo di Cappuccetto rosso: se incontra una nonnina, stia bene all’erta!”.